San Luigi Orione Puoi essere Santo #lidovesei

BIOGRAFIA

Beatificato nel 1980
Canonizzato nel 2004

Luigi Orione nacque a Pontecurone, nella diocesi di Tortona, il 23 giugno 1872. Nella prima adolescenza aiutò il padre come selciatore di strade fino ai tredici anni. Luigi voleva studiare per diventare sacerdote e venne accolto nel convento francescano di Voghera, ma lo dovette abbandonare a causa di una grave polmonite. Fu accettato allora nel collegio di Valdocco, dove conobbe don Bosco, ormai anziano. Riuscì ad ottenere il privilegio di confessarsi da lui e, dopo aver preparato tre quaderni interi di peccati, se li vide strappare dal santo, che tra le altre cose gli disse: “Noi saremo sempre amici”. A Torino respirò lo spirito salesiano e conobbe la vicina Opera del Cottolengo. Nel 1889 iniziò nel seminario di Tortona gli studi di filosofia. Nel 1892, ancora chierico, aprì a Tortona un oratorio, e l’anno seguente un collegio. Nel 1895 fu ordinato sacerdote. Nella stessa celebrazione il vescovo impose l’abito clericale a sei allievi del suo collegio. Iniziò ad aprire opere in tutta Italia, e nel 1903 fu riconosciuta dal vescovo di Tortona la Congregazione religiosa maschile della Piccola Opera della Divina Provvidenza, composta da sacerdoti, fratelli coadiutori ed eremiti, con il carisma apostolico di “collaborare per portare i piccoli, i poveri e il popolo della Chiesa al Papa, mediante le opere di carità”. Dopo il terribile terremoto del 1908 soccorse Messina e Reggio Calabria, assistendo gli orfani e la popolazione. Venne nominato da Pio X Vicario Generale della diocesi di Messina. Dopo aver lasciato la Sicilia, continuò ad occuparsi dell’espansione della sua Congregazione, fornendo aiuti in tutta Italia in occasione della prima guerra mondiale. Nel 1915 fondò il ramo femminile: le Piccole Suore Missionarie della Carità, a cui si aggiungeranno nel 1927 le Suore Sacramentine non vedenti adoratrici e, successivamente, le Suore Contemplative di Gesù Crocifisso. Più tardi sorgeranno anche l’Istituto Secolare e il Movimento Laicale Orionino. Le fondazioni si estesero in gran parte del mondo, in America Latina, negli Stati Uniti d’America, in Inghilterra, in Albania. Nel 1940 don Orione morì in una casa della Piccola Opera a Sanremo. Luigi tenne sempre a mente le parole di don Bosco: “Noi saremo sempre amici”. Solo dopo aver pregato a lungo sulla tomba del Santo si convinse che il Signore non lo voleva tra i salesiani. Non si scordò mai del modello di Valdocco, tanto che disse più volte: “Camminerei sui carboni ardenti per vedere ancora una volta don Bosco, e dirgli grazie”. Giovanni Paolo II lo beatificò nel 1980 e lo canonizzò nel maggio del 2004.

“Nel più misero degli uomini brilla l’immagine di Dio.”

Conobbe don Bosco al collegio di Valdocco

Luigi Orione nacque a Pontecurone, nella diocesi di Tortona, il 23 giugno 1872. Nella prima adolescenza aiutò il padre come selciatore di strade fino ai tredici anni. Luigi voleva studiare per diventare sacerdote e venne accolto nel convento francescano di Voghera, ma lo dovette abbandonare a causa di una grave polmonite.

Fu accettato allora nel collegio di Valdocco, dove conobbe don Bosco, ormai anziano. Riuscì ad ottenere il privilegio di confessarsi da lui e, dopo aver preparato tre quaderni interi di peccati, se li vide strappare dal santo, che tra le altre cose gli disse: “Noi saremo sempre amici”. A Torino respirò lo spirito salesiano e conobbe la vicina Opera del Cottolengo.

Aprì un oratorio…poi fu ordinato sacerdote

Nel 1889 iniziò nel seminario di Tortona gli studi di filosofia. Nel 1892, ancora chierico, aprì a Tortona un oratorio, e l’anno seguente un collegio. Nel 1895 fu ordinato sacerdote. Nella stessa celebrazione il vescovo impose l’abito clericale a sei allievi del suo collegio.

La Congregazione religiosa maschile della Piccola Opera della Divina Provvidenza

Iniziò ad aprire opere in tutta Italia, e nel 1903 fu riconosciuta dal vescovo di Tortona la Congregazione religiosa maschile della Piccola Opera della Divina Provvidenza, composta da sacerdoti, fratelli coadiutori ed eremiti, con il carisma apostolico di “collaborare per portare i piccoli, i poveri e il popolo della Chiesa al Papa, mediante le opere di carità”. Dopo il terribile terremoto del 1908 soccorse Messina e Reggio Calabria, assistendo gli orfani e la popolazione. Venne nominato da Pio X Vicario Generale della diocesi di Messina. Dopo aver lasciato la Sicilia, continuò ad occuparsi dell’espansione della sua Congregazione, fornendo aiuti in tutta Italia in occasione della prima guerra mondiale.

Il ramo femminile: le Piccole Suore Missionarie della Carità

Nel 1915 fondò il ramo femminile: le Piccole Suore Missionarie della Carità, a cui si aggiungeranno nel 1927 le Suore Sacramentine non vedenti adoratrici e, successivamente, le Suore Contemplative di Gesù Crocifisso. Più tardi sorgeranno anche l’Istituto Secolare e il Movimento Laicale Orionino.

Le fondazioni si estesero in gran parte del mondo, in America Latina, negli Stati Uniti d’America, in Inghilterra, in Albania. Nel 1940 don Orione morì in una casa della Piccola Opera a Sanremo.

“Noi saremo sempre amici”

Luigi tenne sempre a mente le parole di don Bosco: “Noi saremo sempre amici”. Solo dopo aver pregato a lungo sulla tomba del Santo si convinse che il Signore non lo voleva tra i salesiani. Non si scordò mai del modello di Valdocco, tanto che disse più volte: “Camminerei sui carboni ardenti per vedere ancora una volta don Bosco, e dirgli grazie”.

Giovanni Paolo II lo beatificò nel 1980 e lo canonizzò nel maggio del 2004.

Piccola Opera della Divina Provvidenza