Tempo di Quaresima, tempo di deserto, di vuoto, di spazio da dare alla Parola di Dio. Lasciamoci accompagnare dalla Parola di Dio letta quotidianamente, fermiamoci insieme ad altri a leggere il Vangelo, togliamo il superfluo e mettiamo l’essenziale. Perché il deserto/Quaresima è il luogo/tempo della chiamata a scegliere di andare oltre ogni superficialità e mediocrità.
Matteo 4,1-11
L’avere: appagare ogni nostro desiderio materiale. Cosa ci soddisfa? In cosa troviamo soddisfazione? Solo le cose materiali? Solo il nostro personale nutrimento? Qual è il nostro reale bisogno?
L’apparire: costruirsi un’immagine per avere successo, auto-esaltarci per affermare noi stessi. In che momenti abbiamo nascosto le nostre debolezze, le umiliazioni, i rifiuti?
Il potere: affidarsi alla propria sicurezza economica come antidoto alla precarietà della vita. Su cosa poggia la nostra vita? Siamo liberi dai condizionamenti economici? Come usiamo i nostri beni?
Come uscire dal territorio delle tentazioni? La via proposta da Gesù è quella di rimanere lucidi e vigilanti, rispondendo agli attacchi dell’avversario con la Parola di Dio messa in pratica nella vita. Non ne usciremo rispondendo con le nostre forze, ma rimanendo fedeli al Padre e attaccati alla sua Parola. Quali sono i brani della Parola di Dio che ci aiutano a ribattere a questi attacchi? Quali passi del Vangelo ci sostengono nelle nostre tentazioni e cadute?
La lotta contro le tentazioni ci offre l’occasione per passare da una fase all’altra della vita, quindi per crescere. Il prezzo richiesto da tale lotta è quello di accettare di affrontare le paure, di sacrificare il narcisismo del nostro io, di far emergere le contraddizioni che ci abitano, di rompere le barriere nelle nostre relazioni. Così possiamo imparare a gioire anche quando siamo messi alla prova per crescere nell’amore verso i fratelli. La tentazione rientra nella prova del cammino umano e fa parte della vita: l’importante è resistere e non permettere di essere separati da Dio e dal suo Vangelo.