Un simbolo del presepe napoletano è il pastore della meraviglia
Il pastore della meraviglia si chiama in questo modo ed è riconoscibile proprio grazie alla sua postura. Questo personaggio che non passa inosservato, è collocato vicino alla grotta di Gesù bambino e viene rappresentato con le braccia e le sguardo rivolto verso il cielo, uno sguardo pieno di stupore e meraviglia (da cui spiegato il nome del pastore).
Questo pastore, dona il suo stupore, ovvero l’amore di Dio fatto bambino.
Dunque nulla di materiale e di prezioso.
L’insegnamento di questo personaggio è sicuramente legato alla capacità da parte dell’uomo di stupirsi, di recuperare la semplicità dello sguardo di fronte a un Dio che, con la sua venuta, dimostra di non essere ancora stanco degli uomini ma che è pronto con la venuta di suo figlio a liberarli dai loro peccati.
I sacerdoti sono disponibili per il sacramento della riconciliazione.
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