La nostra chiesa, sita in via Marzabotto 12, ha compiuto 50 anni di vita, è retta pastoralmente dai figli di don Orione ed è sotto la protezione di S. Giuseppe Benedetto Cottolengo.
Qualcuno giustamente potrebbe chiedersi: “Chi era Don Orione?”
Don Orione (oggi, salito agli onori degli altari, “San Luigi Orione”) era di famiglia povera. Il suo vice parroco riuscì a trovargli un posto per gli studi a Valdocco (Torino) da don Bosco.
Accanto a don Bosco, grande apostolo della gioventù, si sviluppava anche l’Opera di S. Giuseppe Cottolengo dedita ai poveri, agli ammalati ed agli anziani.
Il biografo di don Orione giustamente scrive: “Se il giovane Orione con un occhio ammirava l’opera di don Bosco a favore della gioventù, con l’altro guardava con ammirazione le opere caritative di S. Giuseppe Cottolengo.”
Tutte le opere di don Orione portano l’impronta di questi due santi. Egli stesso infatti scrive: “In tutte le disposizioni, in tutte le cose mi sono messo davanti a don Bosco e al Cottolengo. La nostra congregazione si è sempre ispirata a questi due santi e deve sempre vivere dello Spirito e dell’uno e dell’altro. La nostra Piccola Opera deve avere la fede e la Carità del Cottolengo e l’apostolato e lo zelo di don Bosco.”
Ecco perché questa chiesa, in cemento armato che fa parte di quelle nuove chiese volute dallo zelo del Card. Lercaro, è sotto la protezione del santo torinese.