Carissima /o
ogni augurio di bene a te
nel giorno del tuo compleanno,
ti ricordiamo, come famiglia parrocchiale,
alla Madonna e a don Orione.
Lungo il Giordano
C’è sempre, tra gli scritti del nostro fondatore un accento di ottimismo simpatico, rivelatore di un animo che non teme il futuro, spogliando il tempo delle cose vecchie e rivestendole di giuste e moderne.
E poi viene un pensiero, in questi giorni di meditazione laica e religiosa sugli avvenimenti del nostro secolo, molti dei quali si esprimono con un volto non lieto: il secolo è nostro, ce lo siamo costruito noi, non il caso al quale troppo facilmente attribuiamo meriti e colpe.
Il caso non è persona, perciò non può agire, mentre l’uomo è l’artefice degli avvenimenti ed è capace di costruire futuri ricchi di sapienza e civiltà.
I turbinii che negli ultimi giorni di un anno si palpano quasi con le mani, non sono definitivi per indurre a tristi e sterili lamentele.
In fondo al tunnel c’è sempre un bambino che nasce, che appare bisognoso di tutto e di tutti, che chiede l’aiuto di ognuno, anche il tuo; e che in realtà sa porgere una delicata mano all’uomo per ravvivarlo e incoraggiarlo a nuove conquiste.
Il tuo grazie a Dio per il dono della vita e per gli anni che compi sia nutrito di tanto ottimismo, come quello di un bimbo che piange un momento e subito si rallegra e sorride.
La cattedra di un bambino che ci tende le mani è sempre, anche oggi, l’incoraggiamento a un futuro di speranza.
Don Erasmo insieme con tutta la comunità parrocchiale