Uno strumento per chi non potrà partecipare alla Messa domenicale
BOLOGNA – L’arcidiocesi di Bologna propone un sussidio per la preghiera personale e famigliare, per coloro che fossero impediti di radunarsi per la santa messa nel giorno della prossima domenica, prima di Quaresima.
Nell’impossibilità di vivere l’assemblea eucaristica domenicale, per gravi motivi personali o indipendenti dalla propria volontà, non mancherà al cristiano di testimoniare il giorno del Signore con tutti gli altri elementi che gli saranno possibili.
“Senza il giorno del Signore non possiamo vivere”. Con queste parole i martiri dell’Abitene († 304) hanno perso la vita, perché la domenica è la testimonianza prima della vita di un cristiano. E’ il giorno irrinunciabile in cui annunciare al mondo che in Cristo Gesù è offerta a tutti la vita, la libertà, la misericor- dia, la comunione.
Tutti questi doni sono offerti dal Cristo Signore nell’effusione del suo Spirito a tutti i credenti, perché essi li realizzino nel mondo, con una testimonianza profetica, offerta a tutti, indipendentemente dal cuore che la riceve.
Nella vita della Chiesa questa testimonianza si è concretizzata nel “precetto festivo”, ovvero nell’obbligo di radunarsi con i fedeli per celebrare l’eucaristia in quel giorno di risurrezione. La messa domenicale rimane il momento più alto della testimonianza cristiana, esperienza della Chiesa che il Signore risorto ha radunato e che introduce nel suo Regno.
Ugualmente non è l’unico segno. Giovanni Paolo II, nella lettera apostolica Dies domini (1998) ha ricordato numerosi elementi che valorizzano il giorno del Signore: giorno di preghiera, di carità, di sollievo proprio e offerto agli altri, di comunione e di crescita umana, culturale, spirituale. In questa pluralità di colori si annuncia in tutta la sua bellezza il “Signore dei giorni”, che ci parla del tempo finale e del Regno dei cieli.
Fonte: www.chiesadibologna.it