Carissimo /a
Gli auguri per il tuo compleanno
ti giungano anche dalla tua parrocchia
che ti ricorda nella preghiera a
San Giuseppe Benedetto Cottolengo
di cui si celebra la festa in questo mese.
Aprile è un mese che parla di apertura di ogni cosa al sole che tenta di rallegrare la vita dell’uomo.
Ho visto ergersi sulle tristi macerie prodotte dall’uomo un fiore splendido di colori e di vitalità.
Leggevo un giorno la storiella di una palma che si chinava alla bocca di una grotta della roccia e pareva attendere in religioso silenzio un uomo che si riteneva perduto.
Ne usciva un mendico che si avviava, con la sua ciotola sudicia in mano, a cercare per le strade qualche gesto di pietà che gli permettesse di saziare la fame.
Un antiquario, dalla porta della bottega lo guardava e osservava la sua ciotola sudicia; gliela chiese un istante, ne terse una parte con un panno: s’accorse che non era di vile metallo:
“Sei uno strano mendicante; tu non sei un poveraccio; quella tua ciotola è di oro massiccio”.
La favoletta vuol dire qualcosa a chi si accontenta di un po’ di compassione racimolata qua e là, ignaro di quanta ricchezza la natura e Dio l’hanno fornito.
L’augurio a riscoprire ogni giorno, in letizia pasquale, una grazia interiore che certamente la tua vita racchiude.
Buon Compleanno e ancora Buona Pasqua.
Don Erasmo e la comunità parrocchiale