Carissima /o,
Don Orione ti è vicino con la sua benedizione.
Il tuo compleanno non è solo una periodica
ricorrenza, ma anche gioia e felicità di vita.
Mi è tornato un ricordo del passato
che ti condivido.
Sotto, nel bosco, accanto a un prato rasato ho visto passare una donna, grigia di capelli; indossava un rustico grembiule che le proteggeva il vestito di un bel raso ricamato; camminava lungo il sentiero calpestando coi sandali le foglie croccanti già secche formanti le note di una piacevole musica.
La signora cercava le bacche, le more dai pruni e qualche castagna, e le poneva nel sacco; godeva come i bambini quando scopriva un porcino, un fiore autunnale o l’ultimo frutto sul ramo del melo.
Sembravano doni conservati per lei. Splendeva ancora l’ultimo sole del giorno, ed era una donna felice.
Di là dal prato e dal bosco, oltre il fossato, nel campo ormai fermo dopo i raccolti di un’estate assai calda, un ragazzo affondava nelle zolle la zappa intenta a reperire qualche buona patata residua, lasciata dal veloce aratro del contadino.
Ci vuole poco per donare allegria a chi cerca fortuna dai racimoli nascosti dalle foglie rossicce della vigna o di una patata che attende il colpo di zappa per rendere più piena la cena.
Passato il ponticello, il giovane s’univa alla madre contenta del poco trovato nel prato e nel bosco e che s’attardava a cogliere ciuffi di radicchi per condirli nei piatti. Insieme, prendendosi per mano, giungevano a casa.
É una storia di tempi lontani; ma forse, almeno per alcuni, è ancora piena di onestà che fa ricca la semplice vita la quale s’accontenta dei doni di Dio.
Ti auguro di gioire ogni giorno di quanto la natura ti offre, la ricchezza primaria anche di oggi; perché il cuore non ha bisogno di accumulare le cose, ma di francescano contatto con la terra che ancora ci è madre.
Auguri.
Don Erasmo e la Comunità Parrocchiale.
02 ottobre 2024 – Ss Angeli Custodi.